Risaie di Vercelli
Risaie di Vercelli
In questo progetto ho fotografato le risaie vercellesi avvolte dalla nebbia.
Ambienti pianeggianti, solitari, umidi, misteriosi e affascinanti che ti avvolgono e ti coinvolgono al punto che riesci a creare un collegamento tra te e il paesaggio.  Lo ritengo un ambiente semplice, intimo, dove in pochissimi minuti ti ritrovi avvolto in una  nuvola  bianca,  con pochi  elementi che si  sviluppano  in orizzontale.  La nebbia to- glie visibilità,  impedisce un sguardo lontano, aggiunge mistero, limita, isola, nasconde. Questo ti porta a riflettere. Prima di realizzare delle fotografie però, ho passato  diveRso  tempo nelle risaie,  senza  macchina  fotografica,  l’avevo sempre con me,  ma non la utilizzavo,  proprio per creare un rapporto diverso con questo ambiente, in modo che iniziasse a parlarmi, come un lieve sussurro portato dal vento. Solo quando ho trovato cosa mi rappresentasse ho iniziato a scattare.
All’interno  di  questi  ambienti  speciali, che  ho  percorso,  ho  identificato  (identità)   un  elemento  che  ha  colpito  la  mia attenzione e sul quale ho soffermato il mio sguardo: un albero.
Questo albero mi è piaciuto, un po’ mi sono riconosciuto in questo albero solitario che ho fotografato più volte in condizioni climatiche diverse.
Ne  ho  osservato  e  fotografato  la forma  e  come  questa  possa emergere,  distinguendosi  dall’ambiente, dall’orizzonte nel quale è collocato e vive.
In continuità  con i lavori  già eseguiti  e con la mia predilezione  verso il  paesaggio  ho creato  questo progetto con il fine di stamparlo,  ricercando materiali particolari e adatti a far  risaltare le mie fotografie,  seguendo anche un processo di post-produzione al computer, mirato al supporto su cui sono state stampate per ottenere la massima qualità.

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